STUDIO
DENTISTICO
dott.
Paolo Gaetani
Implantologia
è la tecnica mediante cui si creano i supporti per i futuri denti, inserendo nelle ossa mascellari le radici artificiali, chiamate impianti
Gli impianti sono delle viti di Titanio, materiale altamente biocompatibile, trattate con tecniche altamente tecnologiche per renderle ancor più accettate da parte del tessuto osseo. Con questi materiali bioinerti non esiste il rigetto.
L’intervento per inserire gli impianti è facile e poco traumatico, in mani esperte, soprattutto se l’osso è presente in buona quantità. Quando l’osso è carente, si può rigenerare prima o contemporaneamente all’inserimento degli impianti usando osso autologo o dei biomateriali.
L’Implantologia non è ancora una terapia sociale perché, purtroppo, non ha ancora dei costi accessibili a tutti.
Chi desidera l’Implantologia deve sapere che sta chiedendo di essere trattato con una metodica delicata per la quale necessitano, da parte dell’operatore, una preparazione ed una responsabilità notevoli. I costi dei materiali necessari per praticare questa tecnica sono alti e l’ impegno che essa richiede è grande.
Per fornire un trattamento sempre conforme allo stato dell’arte bisogna essere costantemente aggiornati con le nuove acquisizioni di una scienza in continua evoluzione e questo significa investire in: corsi e congressi, nuove attrezzature e materiali. Tutto questo fa dell’implantologia un trattamento di serie A, per cui chi sceglie di usufruirne deve essere certamente molto motivato e disposto ad affrontare anche qualche sacrificio in termini di disagio fisico e di costi economici.
I vantaggi che si possono trarre dall’ Implantologia sono indubbiamente notevoli, ma esistono metodiche alternative, più semplici ed economiche, che possono essere prese in considerazione prima del trattamento.
Oggi assistiamo ad un uso eccessivo dell’implantologia. Anche su Internet esistono dei siti dove vengono mostrati interventi di inserimento di impianti con precedente estrazione di denti ancora validi o recuperabili. L’ Implantologia va usata solo nelle zone già edentule o quando un dente sia veramente irrecuperabile, altrimenti bisogna mettere in atto tutte le cure (parodontali, endodontiche, conservative ecc.) per salvare l’elemento naturale che sarà sempre migliore di qualunque impianto.
Bisognerebbe diffidare di quei dentisti che si dichiarano unicamente implantologi perché spesso praticano l’Implantologia anche quando non sarebbe necessaria.
Come si svolge l’ intervento per inserire gli impianti?
Dopo un’ accurata fase preliminare diagnostica, con studio delle radiografie, dei modelli ricavati da impronte della bocca e con visita del paziente rivolta ad accertare che non vi siano condizioni che controindichino l’ uso degli impianti, si può passare all’ inserimento degli stessi.
L’ intervento si svolge ambulatorialmente in anestesia locale, non è doloroso e dura mediamente circa un ora; ciò dipende dal grado di difficoltà e dal numero degli impianti da inserire.
Alla fine dell’ intervento si applicano dei punti di sutura e il paziente può essere dimesso, dopo la prescrizione di una cura antibiotica, eventuali antidolorifici, degli sciacqui e la consegna di una borsa di ghiaccio da applicare sul viso.
Nei casi in cui è possibile, si effettua l’ Implantologia Transmucosa, cioè si inseriscono gli impianti senza incisione della gengiva e senza sutura, con ovvi vantaggi per il paziente (meno gonfiore e dolore dopo l’ intervento, guarigione più rapida).
Laddove siano stati applicati punti di sutura, dopo circa una settimana essi vengono rimossi, dopodiché il paziente ritorna in studio solo per dei controlli.
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Dopo quanto tempo si mettono i denti artificiali da essi sostenuti?
Dopo un tempo variabile dai tre a sei mesi, si passa alla seconda fase protesica, con la scopertura dei siti implantari, la presa delle impronte la fabbricazione della protesi stabilita in precedenza.
Questo tempo di tre – sei mesi, durante il quale gli impianti non devono essere caricati, è necessario per la formazione di un legame diretto e molto intimo tra l’ osso e l’ impianto, una sorta di callo osseo, senza interposizione di alcun tessuto connettivo; questo fenomeno è chiamato Osteointegrazione.
Studi recenti hanno però dimostrato come gli impianti, in particolari situazioni, possano anche essere caricati subito (Carico immediato).
Questo è possibile quando la quantità e la qualità dell’ osso consentono di inserire un certo numero di impianti che abbiano immediatamente una buona stabilità primaria, e quando questi impianti hanno la superficie esterna trattata in modo da poter essere bio-attiva, cioè favorir la crescita dell’ osso.
Quindi, per esempio, se un’ arcata è completamente priva di denti, allora si può attuare il Carico Immediato applicando in 24 – 48 ore un ponte circolare fisso, più facilmente se si tratta dell’ arcata inferiore, dove la qualità del tessuto osseo di solito è migliore, perché esso è più denso e compatto, e se la quantità di osso consente di inserire almeno 4 – 5 impianti lunghi almeno 12 – 13 mm.
Ovviamente, laddove alcune di queste esigenze sono carenti, bisogna che le altre suppliscano; quindi, se si tratta di un’ arcata superiore edentula, con qualità ossea di solito inferiore, perché più spugnoso, si devono poter inserire impianti in numero superiore (6 – 8) o devono essere più lunghi (14 – 15 mm.) o larghi , per avere maggiore stabilità immediata.
Naturalmente, per attuare il Carico Immediato ci vuole un’ ottima organizzazione di lavoro.
È necessario che lo studio dentistico e il laboratorio odontotecnico dedichino un’ intera giornata al paziente, perché dopo l’ intervento, la mattina, bisogna immediatamente rilevare le impronte; il tecnico deve subito personalizzare i pilastri degli impianti e, su di essi, fabbricare il ponte; il paziente deve tornare il pomeriggio, al massimo il giorno dopo, per applicare la protesi e, poiché non c’è la possibilità di effettuare prove, tutto deve essere stato accuratamente pianificato e progettato in precedenza.
Da qui si deduce l’ importanza di un piano di trattamento ben studiato, per non avere poi problemi o sorprese di alcun tipo durante l’ esecuzione del lavoro.
I vantaggi di questa metodica sono intuitivi: il paziente, grazie alla nuova dentatura fissa, può riprendere immediatamente la propria vita di relazione, parlare, sorridere, e anche masticare, senza aspettare dei mesi con diete semiliquide e senza dover sopportare il fastidio (e il costo) di protesi provvisorie spesso instabili e dolorose.
C’è un’ altra situazione in cui può essere molto indicato il Carico Immediato: i ponti o anche le corone singole in zone anteriori, quando vengono a mancare pochi denti e dove l’ estetica è molto importante; qui la procedura di fabbricazione della protesi provvisoria immediata è più semplice ed anche i vantaggi sono facilmente comprensibili.
Sempre nelle zone anteriori, è spesso possibile inserire un impianto immediatamente dopo l’estrazione di un dente giudicato non mantenibile (impianto post-estrattivo immediato), in modo da abbreviare notevolmente i tempi della cura e da ridurre i traumi.
Una recente novità è l’ Implantologia computer assistita
Si tratta di una tecnica mediante la quale l’intervento di inserimento degli impianti si svolge prima virtualmente, sul monitor del computer.
Il paziente candidato all’ implantologia viene sottoposto ad un esame radiografico tridimensionale (tipo TAC); il dentista, grazie ad un particolare software, inserisce virtualmente gli impianti nelle ossa mascellari visualizzate, secondo la miglior posizione, anche relativamente alla futura protesi fissa.
Questo file salvato, viene inviato ad un particolare laboratorio dove viene fabbricata una dima chirurgica, cioè un apparecchio che, applicato in bocca, consente di preparare i siti per l’alloggiamento degli impianti secondo l’esatta posizione pianificata.
È sufficiente un po’ di anestesia locale, non sono necessari tagli col bisturi né suture, ma solo dei piccoli forellini sulla gengiva per inserire gli impianti; quindi, durante e dopo l’intervento, non ci sono dolore né gonfiore né sanguinamento; il trattamento, eseguito secondo queste modalità, ha una durata molto minore di quello tradizionale.
Un ulteriore vantaggio è quello che, conoscendo in anticipo la futura posizione degli impianti, si può predisporre una protesi provvisoria fissa da applicare immediatamente dopo l’inserimento degli impianti (carico immediato).
Questa operazione, proprio per la sua scarsa invasività, si addice anche ai pazienti che assumono farmaci anticoagulanti o antiaggreganti, ai diabetici e, in generale, a tutti coloro che non potrebbero sopportare un intervento di tipo tradizionale.
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